Sfincione Festival, un altro trionfo per Bagheria

A Sanlorenzo Mercato trionfa nuovamente lo sfincione bianco: è quello dell’Antica Forneria Scaduto di Bagheria lo sfincione più buono della seconda edizione dello Sfincione Festival, che bissa il titolo conseguito lo scorso anno nella prima edizione dall’Antico Forno Valenti.

Sabato 9 marzo, dalle 10:30 alle 22:30, lo sfincione vincitore, quello dell’Antica Forneria Scaduto, tornerà a Sanlorenzo Mercato con una postazione speciale per celebrare la vittoria e far degustare a tutti la specialità che ha conquistato giuria popolare e tecnica. Alle 18, Massimo Scaduto mostrerà dal vivo la preparazione del proprio sfincione spiegando la ricetta che risale al 1950 e tutti i passaggi.

Oltre 8,5 mila persone per la seconda edizione dell’evento, che cresce rispetto a quella del 2018, in termini di presenze e partecipazione e che ha sancito la sinergia virtuosa tra lo Sfincione Fest di Bagheria a dicembre e lo Sfincione Festival del Mercato. Una formidabile collaborazione che tiene accesi i riflettori su un prodotto tipico della gastronomia palermitana, e simbolo della cultura dello “street food” di Palermo, ma che nei comuni della cintura orientale della Città trova il modo di affinarsi e differenziarsi.

Protagonisti di questa seconda edizione sono stati, infatti, l’Antico Forno Lombardo di Altavilla Milicia, apprezzatissimo dalla giuria tecnica, e il panificio Martorana di Casteldaccia, oltre al forno tutto palermitano di Sanlorenzo Mercato.

Dal 1 al 3 marzo è stato possibile assaggiare tutti gli sfincioni in gara ed anche quello dell’ospite d’onore fuori gara  l’Antico Forno Valenti, ed esprimere il voto “popolare” su quello preferito, che ha influito sulla premiazione finale, accanto alla degustazione tecnica della giuria: Mario Liberto, il critico e blogger Maurizio Artusi, il panificatore dell’Associazione Cuochi e Pasticcieri di Palermo Alessandro Scordi e la foodblogger Martina Maggiordomo di Unpizzicodisalerosso.

“Lo sfincione bianco di Bagheria – è stato ribadito da Mario Liberto durante la premiazione – è una pietanza che merita l’appellativo di piatto “gourmet” e non più solo cibo da strada, per il valore nutritivo, per la qualità e la genuinità dei prodotti a Km O utilizzati. Lo sfincione diventa così un vero esemplare ambasciatore del territorio, per l’equilibrio del gusto che lo rende delizioso, unico ed impareggiabile al palato, con una forte caratterizzazione e una presentazione e un’estetica che lo accosta ad un prodotto di alta cucina. Tanto da rendere il “bianco di Bagheria” un prodotto gastronomico maturo per la conquista di mercati di dimensione più vasta.