Perché vanno tutti pazzi per il Pulled Pork?

Il goloso e succulento pulled pork è una vera fonte di felicità per tutti gli amanti della carne e del barbecue. E’ il protagonista della Festa della Birra Siciliana e del Maiale al Barbecue, il 15, 16 e 17 marzo. Ma anche della nuova bottega UNTO a Sanlorenzo Mercato, sempre disponibile nel menu. Ma cosa lo rende così speciale? Scopriamo insieme le sue origini e la sua preparazione.

Le origini del pulled pork possono essere rintracciate nel sud degli Stati Uniti e più precisamente in Carolina, patria della cottura al barbecue. La storia del processo di affumicatura del maiale va indietro nei secoli. Ebbe inizio quando i colonizzatori spagnoli arrivarono nel nuovo mondo e videro i nativi americani cuocere la carne su un intreccio di bastoncini di legno posto sopra una buca riempita di braci ardenti. Notarono come questo processo tenesse lontani gli insetti e fosse in grado di preservare la carne.

Ma cosa è dunque il pulled pork? Il termine tradotto letteralmente significa maiale “tirato”, sfilacciato. Il taglio ideale per preparare il pulled pork è il Boston butt, una porzione di spalla di maiale comprensiva della coppa in grado di assicurare le giuste proporzioni di muscolo, grasso e collagene.

Per ottenere un pulled pork perfetto, succulento e saporito, la spalla di maiale deve essere affumicata sul barbecue lentamente e cotta a basse temperature per diverse ore. E’ proprio questo metodo di cottura che permette di conservare più  a lungo il sapore e le proprietà della carne, tenera e succosa all’interno e  con una croccante crosticina all’esterno. La peculiarità del pulled pork sta proprio nel fatto che la carne viene resa talmente tenera da poter essere poi sfilacciata con le mani o con la forchetta.

Prima della cottura il taglio di carne viene fatto insaporire in una miscela di spezie e aromi per almeno 24 ore. Successivamente, una volta cotta, la carne sfilacciata viene servita all’interno di un soffice panino ed abbondantemente irrorata di salsa barbecue.